Maria Egiziaca
Fino ad una settimana fa, ignoravo l'esistenza di Maria Egiziaca , vissuta nel IV secolo, appunto, in Egitto.
L' ha evocata in un suo intervento Maurizio Cambi, durante la presentazione ai Canottieri giovedì scorso del libro "Malinconia barocca" di Aurelio Musi.
L'idea nata dalla discussione è che questa sensazione di profonda tristezza che sempre più spesso si insinua in noi per ciò che abbiamo fatto o per ciò che avremmo potuto fare è tipica della spiritualità cristiana.
Certamente Maria Egiziaca non doveva mai aver provato questa sensazione, almeno fino all' età di trent'anni.
Maria era una bellissima ragazza disinibita, diremmo oggi, nata ad Alessandria d' Egitto, che a dodici anni scappò di casa, per seguire i suoi istinti.
Amava praticare il sesso per il piacere di praticarlo.
Ne godeva delle gioie, offrendosi liberamente a tutti gli uomini che le andavano, badate, non per soldi, ma per puro godimento.
Un giorno, scorge al porto una nave che sta per salpare, diretta alla città santa e decide di imbarcarsi, allietata all' idea della presenza di tanti uomini su di una così ristretta superficie.
Parte e nel tragitto non si risparmia nella sua occupazione preferita.
Arrivata a Gerusalemme, s' incammina anche lei verso la Porta Santa, ma al momento di attraversarla, una voce dentro di sé le intima di non proseguire, perché non è degna di entrare nel Santo Sepolcro.
Per la prima vota nella sua vita avverte un profondo turbamento e una vergogna così profonda che la porta a scappare lontana da ogni sguardo.
Si rifugia nel deserto dove, per circa cinquant' anni, conduce una vita di stenti e sacrifici che la elevano sempre di più verso Dio.
Un giorno un monaco, Zosimo, addentratosi nel deserto per la penitenza quaresimale, la incontra sulla riva del Giordano: emaciata scheletrica, solo i lunghissimi capelli a coprirla.
Presa da vergogna chiede al monaco che le lanci il suo mantello affinché possa coprirsi.
Gli racconta la sua storia e di come sia riuscita a sopravvivere nutrendosi solo di erbe selvatiche.
Chiede al monaco di portarle la comunione, il giovedì santo sulla riva del fiume.
Così avviene.
Maria dà convegno a Zosimo anche per l' anno successivo, nello stesso posto, per la comunione.
Quando il monaco torna l' anno dopo, trova il corpo senza vita di Maria, con accanto un messaggio:
"Padre Zosimo, seppellisci qui il corpo della misera Maria.
Rendi la terra alla terra.
Prega il Signore per me.
Sono morta il giorno in cui ho ricevuto la Santa Comunione."
Il primo aprile la chiesa celebra Santa Maria Egiziaca protettrice delle prostitute (pentite).
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