Scappa via
Gli strumenti normativi adottati in Italia non risultano sufficientemente efficaci per risolvere o quantomeno mitigare il flagello della violenza di genere, che continua a registrare oltre 100 femminicidi ogni anno.
La lotta appare ardua, atteso che, ad aggravare la situazione, la donna non denuncia i soprusi e le angherie subite.
Ciò trae origine dalla paura, paura ascrivibile a molteplici fattori:
paura di ritorsioni future;
paura di perdere I'unico sostegno economico della famiglia e magari vedersi anche sottratti i figli dai servizi sociali;
paura di perdere I'uomo, comunque amato, del quale la donna giustifica le azioni violente, ritenendole frutto di gelosia e non di amore malato;
paura di essere incolpate per aver provocato l' uomo magari con un abbigliamento succinto;
paura di danneggiare I'immagine della famiglia al cospetto della società;
paura e vergogna di svelare ai familiari la vera natura della relazione;
o semplicemente la donna non denuncia perché non può recarsi al più vicino comando di forza pubblica in quanto strettamente sorvegliata o addirittura segregata;
o anche per un senso diffuso di sfiducia nella giustizia: tante vittime hanno sporto denuncia senza ottenere alcuna tutela;
o ancora per il fatto di percepire la violenza come "normale" in ambienti socio-economici degradati.
Sulla scia della Convenzione di Istanbul sulla "Prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica", sottoscritta nel 2011, le misure legislative introdotte in ltalia prima con la legge n.4/ 2016 e poi con il "Codice rosso" del 2019, hanno inteso esclusivamente inasprire le pene o individuare nuove tipologie di reato, come il Revenge porn, il reato di matrimonio forzato, il deturpamento permanente del viso, laddove il problema da risolvere è piuttosto a monte.
L' uomo che eccede in atti violenti mostra disturbi comportamentali o fragilità emotiva che andrebbero risolti con misure di assistenza socio-psicologica, che lo Stato dovrebbe organizzare con appositi servizi sul territorio. Spesso la violenza scaturisce dall' abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti e dalla disperazione connaturata ad ambienti socio economici depressi. Anche qui lo Stato dovrebbe intervenire con un monitoraggio ed un sostegno più solido, potenziando i servizi sul territorio, con sportelli, ambulatori e offerta di lavori socialmente utili.
Altra strada percorribile potrebbe essere quella di seguire l'esempio della Spagna, il paese europeo che ha registrato i risultati migliori in termini di contrasto al femminicidio, attraverso I' istituzione di linee telefoniche di pronto intervento, operanti h 24 e di tribunali ad hoc costituiti per la repressione dei reati legati alla violenza contro le donne, per velocizzare i procedimenti penali che da noi risultano di una lunghezza esasperante, che inficia il "giusto processo" che l' art.111 della Costituzione ci garantisce.
La giustizia tardiva non è giustizia.
Un segnale di miglioramento nella gestione del fenomeno , in ordine al nuovo approccio che il legislaslatore pare intenda intraprendere, si può intravedere nella recente legge n. 4/2023, che ha previsto la creazione di una commissione d' inchiesta biparlamentare su ogni forma di violenza di genere e programmi di sensibilizzazione su questa piaga.
Giulia Bongiorno, che nel 2019 fu strenua promotrice della legge che non a caso porta il nome di "Codice rosso", ha da sempre suggerito alle donne di scappare al primo segnale di violenza che, in una spirale perversa, nasce dall' intimidazione (uno sguardo fulminante , un piatto contro il muro, un pugno nella porta) passa attraverso la svalorizzazione ( "non capisci niente", "come ti sta male questo nuovo taglio di capelli"), e I'isolamento ( "non esci con le tue amiche", "non vai da tua madre") sfocia nella segregazione, continua con la violenza digitale e fisica ( si parte con un ceffone) poi con la violenza sessuale, con lo stupro per culminare nel femminicidio.
Scappa davanti a chi ti chiede troppe volte scusa: chi ti ama davvero non ha bisogno di scusarsi, perché chi ti ama davvero non potrebbe mai farti del male.
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