L' amore sfida la forza di gravità

Nella sua biografia Marc Chagall, dopo averlo fatto con la tavolozza, riporta le  sensazioni evocate da Bella, sua amatissima moglie, sposata nel 1915 e mai più lasciata fino alla prematura scomparsa di lei, nel 1944:
"Basta aprire la finestra della mia stanza, perchè l' aria azzurra, l' amore e i fiori entrino con lei."
Costretto a scappare per tutta la prima parte della sua vita, prima dalla Russia dov'è era nato in una famiglia ebrea di nove figli  e poi da Parigi, dove si era rifugiato, allorché i nazisti occupanti bandirono le sue opere da tutte le mostre della capitale.
Alla fine del secondo conflitto tornò nella capitale francese dopo la fuga negli USA.
Nei suoi dipinti vagheggiò le sue origini con paesaggi innevati, e scene bibliche che celebravano la ricerca della terra promessa. 
Poi arriva Bella e tutto cambia: la leggerezza, l 'amore che mette le ali e ti fa lievitare sospeso nel cielo, tra una moltitudine di fiori variopinti il cui profumo si stacca dalla tela e conduce anche te verso il paradiso.
 L' amore è levità, insieme si abbatte la forza di gravità e  si sorvola dalle cose terrene, verso spazi immensi e cieli fioriti che solo gli innamorati conoscono.
Come lo stesso Chagall scriverà nelle sure memorie: "Bella mi diede il primo fiore.....potresti chiederti per ore quale sia il significato dei fiori, ma per me rappresentano la vita stessa in tutto il suo felice splendore, non potremmo mai fare a meno dei fiori".

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