Convittiani dentro
Che emozione rivedere ieri, dopo quarant'anni, Checco, Annalisa, Pierfausto e Benedetta.
Si é dischiuso un mondo lontano e dorato, noi membri di una grande, privilegiata famiglia legati non da vincoli di sangue, ma da legami indissolubili: le feste di Carnevale, gli addobbi natalizi, gli allenamenti ed il tè caldo che la signora Edda ci faceva arrivare dalla cucina del Convitto nell'intervallo delle partite di basket, le passeggiate nel cortile durante la ricreazione , le uscite con il pretesto di dissetarci alla fontanella, i primi raggi del tiepido sole primaverile sui gradini delle aule , l'ombra degli antichi corridoi che accoglievano le prime palpitazioni, un'intima preghiera nella cappella delle suore così ascetica, il diploma d' onore consegnato dalle vive mani del nostro adorato preside Buccellato, un riconoscimento che ti imponeva di restare sempre all' altezza di quel merito che ti veniva attestato e di andare
anche oltre.
Grazie, Convitto, grazie Nino Buccellato.💓
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