Drive my car
Tratto da un romanzo di Murakami, il film del regista giapponese Hamaguchi, ambientato nella Hiroshima dei nostri giorni, è un lungometraggio che racconta la messa in scena di una geniale versione di "Zio Vania", ad opera di un regista sperimentale, che fa recitare i suoi attori ciascuno in una lingua diversa.
Kafuku, il protagonista del film, impara le battute ascoltando nella sua Saab rossa la cassetta dell' opera di Cechov, che la sua affascinante moglie Oto gli ha inciso.
I due sembrano legati da una profonda intesa spirituale e sessuale, ma nel profondo qualcosa li ha irrimediabilmente allontanati.
Il tema predominante del film è l' incomprensione , il sottrarsi alla comunicazione e al confronto per il timore di perdersi.
A volte, per sopravvivere ad un profondo dolore, siamo costretti a stravolgere le nostre convinzioni e i nostri comportamenti, disorientando chi ci vive accanto, che non sa fino a che punto può riuscire a tollerare il nostro cambiamento.
Per comprendere l' altro bisogna guardare in profondità e comprendere dapprima se stessi.
Pare che " Drive my car" possa seriamente insidiare la statuetta al nostro Sorrentino.
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