Skuolavid-19

Skuolavid-19
Sabato convoco la classe per la nostra prima videolezione: collegamento via skype ore 12.
Scelgo quest’ora per avere una maggiore partecipazione di allievi, dal momento che da quando sono costretti a casa dormono ad oltranza. Il ministro aveva caldamente suggerito di rispettare l’orario scolastico. Ma io il sabato li vedo alla prima ora, cioè alle 8.15, su quante presenze avrei potuto contare a quell’ora? Due penso.
 Decido dove posizionarmi col computer. Di solito lavoro sulla scrivania della camera da letto…..no, troppo intima. Il tavolo in cucina? Poco professionale. Vada per la scrivania del salone.
 Nella seconda metà della sala, però, affondata sul divano c’è la mamy che segue a tutto volume l’ennesimo rosario da tv 2000: le dico che a mezzogiorno azzeriamo l’audio e  che per un pò  continuerà a pregare in modalità aereo.
A mezzogiorno in punto avvio il collegamento, sul mio schermo incorniciati nei riquadri cominciano ad apparirmi i loro volti: che carini, quanto mi siete mancati. Scarmigliati, più pallidi, occhi ancora cisposi. Ludovica fa capolino dalla coperta: si intravede solo il profilo tra il cuscino ed il lenzuolo. Faccio l’appello, siamo in sette, poi otto….dieci, la lezione può cominciare.
Dapprima  correggiamo un questionario, che avevo assegnato su gooogle classroom. “Chi mi sa dire la differenza tra integrazione ………….?” ” Io prof.” Si propone Roberto.” Dimmi”, lo invito a parlare. Mai sentito Roberto conferire in maniera così lineare ed approfondita, mi ha letto la definizione dal libro che tiene opportunamente distante dalla telecamera. Adesso siamo in tredici, i soliti ritardatari sono entrati nella classe virtuale senza il permesso del vice-preside. Li accolgo con un saluto, senza rimproverarli, siamo ancora in via di sperimentazione. Spiego un nuovo argomento, stimolando interventi. Sul finire della lezione si avverte un forte brusio come un disturbo nel collegamento…… E’ lui, certamente, l’ultimo arrivato, quello che in classe siede all’ultimo banco  e che della scuola “non gliene può fregà de meno”. Smettila Andrea, gli intimo se no ti cancello dal gruppo.
 Il brusio finisce. Ed anche la lezione.
 Alla prossima, ragazzi, con voi la quarantena è più lieve.

TUTTI I NOMI SONO DI FANTASIA

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