Spazio Campania
SPAZIO DELL'ECCELLENZA CAMPANA
Per un anno nell' angolo destro di Piazza Fontana a Milano puoi "entrare " nel meglio della produzione targata campania delle imprese d' eccellenza di ognuno dei tre settori produttivi .
L' idea di posizionare in una mega vetrina permanente alle spalle della Madunin
il meglio del meglio del nostro territorio, nasce da una felice intuizione e successiva partnership tra Unioncamere e la Regione Campania, che ha affidato ad un Comitato di gestione ad hoc costituito, la governance del progetto.
Lo spazio milanese si staglia su due livelli. Ad accoglierti uno staff preparatissimo per condurre per mano i grandi visitatori alla ricerca di contatti con produttori campani.
Gli spazi eleganti ed essenziali ( l' eleganza è sottrazione) sono esaltati dal manufatto o dalle foto che occupano le pareti che ancora respirano di tinteggiata recente. Entrando lo sguardo viene subito rapito dalle immagini che scorrono sul maxischermo proprio di fronte all' ingresso.
È un bel cortometraggio abilmente girato e montato che ti fa sentire orgoglioso di essere salernitano piuttosto che napoletano , casertano beneventano od avellinese , dal momento che ogni provincia ha avuto il suo spazio nella zona permanente della mostra.
Per noi salernitani dalla parete sinistra c' é il forte richiamo della bellissima stazione marittima della geniale archistar Zaha Hadid.
Subito dopo un luogo a me molto caro ( lo frequentano mio figlio Francesco Saverio e mia sorella Giovanna) che ad un primo sguardo non avevo riconosciuto: é la cittadella giudiziaria in una foto notturna molto suggestiva. Di Savy sono molto orgogliosa: stagista all'Avvocatura del comune di Salerno, di recente é riuscito a smontare un "inguacchio" ai danni dell' ente che rappresenta, contestando in primis che i fatti non erano accaduti, come la controparte sosteneva, di pomeriggio, bensi di mattina " intorno a mezzoggiorno a giudicare dalla luce riflessa dei raggi del sole", come documentava la foto.
Mammà gli ha trasmesso la passione per l' arte di Avedon.
La foto di Palazzo donn' Anna a Posillpo invece che ti rapisce appena fai il tuo ingresso al piano inferiore di Spazio Campania, deve essere stata scattata all'imbrunire, quando il sole cambia inesorabilnente e meravigliosamente colore, passando dall arancio al rosso ed infine, come c' insegna Eric Rohmer, al verde: the last sunshine is green.
A palazzo donn' Anna é nato e cresciuto un altro grande personaggio napoletano: lo scrittore Raffaele la Capria, che qui ha ambientato il suo bellissimo romanzo " Ferito a Morte".
Pensate: svegliarsi la mattina e tuffarsi direttamente nel mare di Posillipo.
Qui hanno girato anche molte scene dell' adorabile sceneggiato " Sirene" scritto da Roberto Cotroneo, dove una Sirena dei nostri giorni s' innamora perdutamente dell' umano Luca Argentero (come darle torto).
La leggenda narra che qui la regina Giovanna d'Angiò incontrasse i suoi giovani amanti, primo fra tutti il bel pescatore Beppe, ma che all' alba poi scaraventasse i suoi toy boy dalla torre del castello.
Le anime dei giovani amanti si dice che ancora vaghino inconsolabili nei sottereanei del palazzo, emettendo strepiti e lamenti disumani....
Non vorresti mai andar via: a Milano hanno ricreato il meglio dei tuoi ricordi più cari. ...
Inoltre ci sono due simpaticissimi ragazzi a tua completa dispsizione: Valerio, insegnante di giapponese prestato a Spazio e Rosa dolce hostess di origini pugliesi.
Uscendo dopo questa immersione nel Bello, un' ultima sorpresa alla tua destra: il Cristo Velato immobilizzato per sempre dalla sapiente mano dello scultore Giuseppe Sammartino, chiamato a realizzare l'opera nel 1753 su progetto iconografico di Raimondo di Sangro.
Proprio la settimana scorsa, grazie alla direttrice Alessandra, senza passare per interminabili file, sono riuscita con due dei miei ragazzi e le loro fidanzate ad ammirare a lungo il Cristo da vicino: il paticolare che più mi ha colpita é quella stimmata scavata nel piede sinistro che traspare attraverso il velo: ti trasmette tutto il dolore per la vile lacerazione sofferta da Gesù.
"Vincula tua disirumpam vincula tenebrarum et longae noctis quibus es compeditus ut non cum hoc mundo damneris".
Da Milano buona festa a tutti i lavoratori e buona visita a Spazio Campania.
Per un anno nell' angolo destro di Piazza Fontana a Milano puoi "entrare " nel meglio della produzione targata campania delle imprese d' eccellenza di ognuno dei tre settori produttivi .
L' idea di posizionare in una mega vetrina permanente alle spalle della Madunin
il meglio del meglio del nostro territorio, nasce da una felice intuizione e successiva partnership tra Unioncamere e la Regione Campania, che ha affidato ad un Comitato di gestione ad hoc costituito, la governance del progetto.
Lo spazio milanese si staglia su due livelli. Ad accoglierti uno staff preparatissimo per condurre per mano i grandi visitatori alla ricerca di contatti con produttori campani.
Gli spazi eleganti ed essenziali ( l' eleganza è sottrazione) sono esaltati dal manufatto o dalle foto che occupano le pareti che ancora respirano di tinteggiata recente. Entrando lo sguardo viene subito rapito dalle immagini che scorrono sul maxischermo proprio di fronte all' ingresso.
È un bel cortometraggio abilmente girato e montato che ti fa sentire orgoglioso di essere salernitano piuttosto che napoletano , casertano beneventano od avellinese , dal momento che ogni provincia ha avuto il suo spazio nella zona permanente della mostra.
Per noi salernitani dalla parete sinistra c' é il forte richiamo della bellissima stazione marittima della geniale archistar Zaha Hadid.
Subito dopo un luogo a me molto caro ( lo frequentano mio figlio Francesco Saverio e mia sorella Giovanna) che ad un primo sguardo non avevo riconosciuto: é la cittadella giudiziaria in una foto notturna molto suggestiva. Di Savy sono molto orgogliosa: stagista all'Avvocatura del comune di Salerno, di recente é riuscito a smontare un "inguacchio" ai danni dell' ente che rappresenta, contestando in primis che i fatti non erano accaduti, come la controparte sosteneva, di pomeriggio, bensi di mattina " intorno a mezzoggiorno a giudicare dalla luce riflessa dei raggi del sole", come documentava la foto.
Mammà gli ha trasmesso la passione per l' arte di Avedon.
La foto di Palazzo donn' Anna a Posillpo invece che ti rapisce appena fai il tuo ingresso al piano inferiore di Spazio Campania, deve essere stata scattata all'imbrunire, quando il sole cambia inesorabilnente e meravigliosamente colore, passando dall arancio al rosso ed infine, come c' insegna Eric Rohmer, al verde: the last sunshine is green.
A palazzo donn' Anna é nato e cresciuto un altro grande personaggio napoletano: lo scrittore Raffaele la Capria, che qui ha ambientato il suo bellissimo romanzo " Ferito a Morte".
Pensate: svegliarsi la mattina e tuffarsi direttamente nel mare di Posillipo.
Qui hanno girato anche molte scene dell' adorabile sceneggiato " Sirene" scritto da Roberto Cotroneo, dove una Sirena dei nostri giorni s' innamora perdutamente dell' umano Luca Argentero (come darle torto).
La leggenda narra che qui la regina Giovanna d'Angiò incontrasse i suoi giovani amanti, primo fra tutti il bel pescatore Beppe, ma che all' alba poi scaraventasse i suoi toy boy dalla torre del castello.
Le anime dei giovani amanti si dice che ancora vaghino inconsolabili nei sottereanei del palazzo, emettendo strepiti e lamenti disumani....
Non vorresti mai andar via: a Milano hanno ricreato il meglio dei tuoi ricordi più cari. ...
Inoltre ci sono due simpaticissimi ragazzi a tua completa dispsizione: Valerio, insegnante di giapponese prestato a Spazio e Rosa dolce hostess di origini pugliesi.
Uscendo dopo questa immersione nel Bello, un' ultima sorpresa alla tua destra: il Cristo Velato immobilizzato per sempre dalla sapiente mano dello scultore Giuseppe Sammartino, chiamato a realizzare l'opera nel 1753 su progetto iconografico di Raimondo di Sangro.
Proprio la settimana scorsa, grazie alla direttrice Alessandra, senza passare per interminabili file, sono riuscita con due dei miei ragazzi e le loro fidanzate ad ammirare a lungo il Cristo da vicino: il paticolare che più mi ha colpita é quella stimmata scavata nel piede sinistro che traspare attraverso il velo: ti trasmette tutto il dolore per la vile lacerazione sofferta da Gesù.
"Vincula tua disirumpam vincula tenebrarum et longae noctis quibus es compeditus ut non cum hoc mundo damneris".
Da Milano buona festa a tutti i lavoratori e buona visita a Spazio Campania.
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