Dolor y gloria
Dolor Y gloria, vibrante autobiografia di Almodovar.
Salvador (portato in scena da un Banderas giunto ad un livello apicale di maturazione interpretativa ) scrittore e regista bloccato da questioni irrisolte col suo passato: il rapporto con sua madre, il suo primo ed ultimo amore omosessuale, la fine del rapporto con il suo principale attore.
Demoni che si porta dentro e che somatizza attraverso dolorosi malesseri che prova a bypassare cominciando a fumare eroina.
Supera così il suo blocco emotivo, riuscendo a mettere su carta un bellissimo monologo : "La addicion" che scioglie uno ad uno tutti i nodi che aggrovigliavano la sua anima, aprendolo all'autofiction finale.
Questi i passaggi più profondi:
"Le scoperte tardive (l'eroina) sono quelle peggiori...sei troppo entusiasta..."
Donna: "Ti piace studiare?"
Salvador: "Si"
Donna: "Perche?"
Salvador: "Per sapere di più ed insegnare più cose".
"Viaggiare ti aiuta a scrivere, a riportare esperienze ed atmosfere...ma non si può vivere sempre in viaggio.."
"L'amore non è sufficiente. Probabilmente sormonta montagne, ma non è sufficiente per salvare la persona che ami".
"Il vero attore non è chi piange, bensì chi lotta per trattenere le lacrime".
"Se lo fai male mi sentirò morire, se lo fai bene mi sentirò molto peggio".
"Lì non potevo farmi di eroina, perchè non ce ne era: è il modo migliore per smettere".
"Tu non hai interrotto niente...hai riempito la mia vita come niente e nessuno hanno mai fatto".
Fernando: "La mia esperienza con gli uomini è finita con te. "
Salvador: "Non so come prenderla".
Fernando: "Come un complimento".
Fernando: " Vuoi che resti a dormire da te?"
Salvador: "Chiudiamo la storia come Dio comanda".
Fernando:"Non ce ne è mai importato di Dio. Possiamo chiudere anche domani mattina".
Io chiudo qui.
Buenas noches, mis amores.
Salvador (portato in scena da un Banderas giunto ad un livello apicale di maturazione interpretativa ) scrittore e regista bloccato da questioni irrisolte col suo passato: il rapporto con sua madre, il suo primo ed ultimo amore omosessuale, la fine del rapporto con il suo principale attore.
Demoni che si porta dentro e che somatizza attraverso dolorosi malesseri che prova a bypassare cominciando a fumare eroina.
Supera così il suo blocco emotivo, riuscendo a mettere su carta un bellissimo monologo : "La addicion" che scioglie uno ad uno tutti i nodi che aggrovigliavano la sua anima, aprendolo all'autofiction finale.
Questi i passaggi più profondi:
"Le scoperte tardive (l'eroina) sono quelle peggiori...sei troppo entusiasta..."
Donna: "Ti piace studiare?"
Salvador: "Si"
Donna: "Perche?"
Salvador: "Per sapere di più ed insegnare più cose".
"Viaggiare ti aiuta a scrivere, a riportare esperienze ed atmosfere...ma non si può vivere sempre in viaggio.."
"L'amore non è sufficiente. Probabilmente sormonta montagne, ma non è sufficiente per salvare la persona che ami".
"Il vero attore non è chi piange, bensì chi lotta per trattenere le lacrime".
"Se lo fai male mi sentirò morire, se lo fai bene mi sentirò molto peggio".
"Lì non potevo farmi di eroina, perchè non ce ne era: è il modo migliore per smettere".
"Tu non hai interrotto niente...hai riempito la mia vita come niente e nessuno hanno mai fatto".
Fernando: "La mia esperienza con gli uomini è finita con te. "
Salvador: "Non so come prenderla".
Fernando: "Come un complimento".
Fernando: " Vuoi che resti a dormire da te?"
Salvador: "Chiudiamo la storia come Dio comanda".
Fernando:"Non ce ne è mai importato di Dio. Possiamo chiudere anche domani mattina".
Io chiudo qui.
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