ANDATE AL CAMPOSANTO

Appena una settimana fa, decido di scappare via, via lontano da tutti i miei problemi, lontano dalla falsità e dal fango in cui qualcuno che mi circonda sta tentando di trascinarmi.
Ho davanti a me un bel long we, per il ponte di Ognissanti.
Decido: raggiungo il mio figlio più puro a Parigi.
 Ma s'impone prima una carezza sulla foto dove riposano (solo) le spoglie di mio Padre, il mio Seth, perchè la sua anima risplende già al cospetto della Luce.
 Con i miei adorati fratelli e la mia "regina Madre" ci inoltriamo verso la strada che dal parco Pinocchio ci conduce verso quella del Cimitero .
Piove, strade stranamente deserte all'ora in cui, di solito, pranza una famiglia-tipo, anche nel giorno della rimembranza di tutti i Santi.
Decidiamo di passare a salutare solo Papà, siamo già in ritardo per il pranzo che la nostra "mater familias" ha voluto offrirci nel locale, che oltre cinquant'anni fa, la vide sposa accanto al suo Nino: l 'ex  "Sala Varese", oggi accogliente locale gestito con gran garbo da Christian, titolare di
" Lucignolo".
Mia madre deambula con difficoltà : siamo muniti del  permesso per automobili con a bordo portatori di Handicap.
Proviamo ad accedere al Cimitero dall'ingresso centrale. : leva abbassata, ponte incustodito, garitta chiusa a chiave: nessuno si vede in lontananza.
Riproviamo dall'accesso principale: stessa scena.
Alle mie spalle qualcuno, alternando ingiurie ed imprecazioni  a  voce alta e  con toni sguaiati, pretende di avere per sè il posto H, che sto per occupare con la mia automobile.
Con calma, metto a folle il motore, tiro su il freno a mano e scendo a spiegargli con voce stentorea, ma in italiano corretto, che a bordo con me c'è anche mia madre, disabile.
Ritorno alla mia manovra di parcheggio e con mia madre dal passo incerto e stanco e con  i miei fratelli incerti e stanchi dentro, ci avviamo con gli ombrelli e sotto la pioggia battente verso la congrega di 'San Bernardino"...........
Mia madre rinuncia al saluto a sua sorella Anna, scomparsa a soli trentasei anni per dare alla luce il suo terzogenito ,di sei chili, sulla sua tomba fece incidere quest'iscizione: " Chiudesti gli occhi alla Vita, quand'essa ancor ti sorrideva, per darla, in cambio della tua al piccolo.....".
Io ho voluto scrivere sulla lapide di gelido marmo di mio Padre una sola Sua frase, diventata il nostro refrain: "........E che sarà?".
Torniamo faticosamente alla macchina, parcheggiata all'ultimo ingresso. Scendiamo in silenzio con la commozione ancora intensa, ma  condivisa  solo nei nostri cuori......
All 'ingresso una volante.
Non riesco a sottrarmi ad avere una spiegazione sul motivo per cui proprio il Primo Novembre tutti gli accessi per i disabili erano stati doverosamente sbarrati .
L'agente in servizio mi spiega candidamente, che poichè era previsto un flusso abnorme di macchine in quel giorno, la Governance del Cimitero, aveva astutamente deciso, anzichè di raddoppiare i custodi, tenerli a casa.
 Controbatto chiedendo di indicarmi dove scorge la colonna di macchine tanto temuta.
"E' perchè oggi piove", mi fa,..........................................................i "salernitani vengono al Cimitero solo quando c'è il sole",
per il solito "STRUSCIO".........................
Ma andate al Campo Santo.



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