Il Principe
Beatrice Borromeo è la ennesima dimostrazione che bellezza ed intelligenza possono convivere nella stessa donna, se ancora ci fosse bisogno di dimostrazioni .
Dopo una passato sulle passerelle di mezzo mondo, un matrimonio da favola con il principe monegasco Pier Casiraghi e un' esperienza molto formativa come inviata speciale di Michele Santoro, oggi Beatrice è produttrice e regista di avvincenti docufilm, studiati in ogni minimo dettaglio.
Perfetta risulta la miniserie che la Borromeo ha realizzato per Netflix, dal titolo " Il Principe".
La discendente dell' omonimo Cardinale, citato anche nei "Promessi Sposi", ha avuto il privilegio di crescere nell' esclusivissima Isola Bella, che spunta come un diamante sull' anulare del Lago Maggiore.
Grazie alla sua fitta rete di parentele ed amicizie blasonate, che si dipana dal lago, passando per Milano, toccando Montecarlo fino alla Costa Smeralda, Beatrice è riuscita ad ottenere interviste esclusive dai protagonisti di una notte brava in Corsica nell' estate del 1978, notte che sulla carta si presentava magica , ma che si rivelò tragica.
Tre motoscafi quel 17 agosto, con a bordo i rampolli più patinati del jet set internazionale, salparono dalla costa nord orientale della Sardegna per raggiungere la vicina isola di Cavallò, in Corsica.
Ma quel gruppo di ragazzi pieni di vita e di voglia di divertirsi, andarono ad invadere il territorio che lì si era ritagliato il figlio di Umberto II, ultimo re d' Italia: Vittorio Emanuele, che a nove anni fece armi e bagagli col padre, e lascio' Italia, ricacciato in esilio dopo il risultato del referendum del 2 giugno ' 46.
Nel 1978 questo discendente maschio di casa Savoia non poteva ancora mettere piede in Italia , però se la guardava da lontano, dal punto più vicino da cui poteva guardarsela, l' isola di Cavallò, per l' appunto.
Ma quei ragazzi commisero quella notte un altro grave errore, dopo gli schiamazzi che avevano rotto il silenzio del buen retiro del principe: per tornare sui motoscafi ancorati in rada, "presero in prestito" il tender che Vittorio Emanuele
aveva ancorato sul molo davanti al ristorantino dell' isola.
Quando il sabaudo si accorse del furto, fece quello che i suoi ascendenti maschi non ebbero mai il coraggio di fare: agguantò una carabina ed andò a rivendicare la sua proprietà.
Il resto è storia, cronaca nera prima e una lunghissima cronaca giudiziaria poi.
Una storia dilaniante soprattutto per chi reclamava giustizia, ma si sa , nei tribunali soffre sempre di più la parte offesa che l' imputato stesso.
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