L' affare Dreyfus
L' affare Dreyfus
Sto recuperando bei film su Sky e Netflix, non avendo, per tutta l' estate, usufruito del servizio.
Ieri sera ho scelto un interessante film storico di Polanski: "L' ufficiale e la spia", che gli valse un Caesar per la regia nel 2019.
La spia del titolo è Dreyfus, protagonista di un affare di spionaggio militare che lacerò l' opinione pubblica francese per oltre un decennio tra il finire del XIX secolo e l' inizio del secolo breve. Il capitano imputato, Alfred, interpretato da un irriconoscibile Louis Garrel, emaciato e provato, sconta lo scotto di essere ebreo e quando viene intercettata una lettera sospetta, indirizzata al nemico asburgico, i gerarchi francesi non esistano un attimo ad individuarlo come mittente, colpevole di alto tradimento, senza valutare a fondo le prove raccolte. Chi si accorge della leggerezza commessa e si illude di fare giustizia è il tenente colonnello Picquart, nominato al posto del suo spregiudicato predecessore, sospeso dal servizio per una severa forma di sifilide. Picquart, interpretato da un credibilissimo Dujardin è l' amante di Pauline, la moglie di un funzionario di Stato, nel film un cameo del nostro Luca Barbareschi, ritagliatosi evidentemente la parte in quanto co-produttore della pellicola.
Lei è Emmanuele Seigner, resa irriconoscibile da quella lievitazione tipica delle donne avviate al tramonto . Solo lo sguardo è quello di sempre, seduttivo, che ti rapisce con un moto della pupilla, che trasmette sensazioni con le ombre delle palpebre, con un fruscio improvviso nella rotazione dell' abito. Belli i costumi che seguono la curvatura delle vite dei protagonisti. Bella la scenografia ricca di arredi e suppellettili dell' epoca. Si respira la polvere in cui sono sommerse le scartoffie copiose e inutili che produce la rigida burocrazia del regime francese.
Emozionante l ' articolo di Emile Zola che coraggiosamente si schiera a sostegno dell' innocente Dreyfus e che viene pubblicato su un quotidiano francese all' indomani dell' arresto di Piquard:
"J' ACCUSE.....
J' ACCUSE.....
J' ACCUSE....."
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