Siccità

Roma apocalittica nell' ultimo film di Virzî. Nell' era post covid niente sembra  più impossibile: la capitale é sotto scacco per una severa siccità e mentre la  terra inesorabilmente si prosciuga,  emerge l' aridità e la pochezza dei protagonisti, che come le blatte che hanno invaso la metropoli, si muovono confusamente  sul fondo della vita. Ma questi poveri meschini non suscitano odio, ma solo tanta compassione , perché riesci a comprendere a fondo chi ha scelto di autopunirsi obliandosi in un carcere senza fine pena, chi lotta quotidianamente con i fantasmi del passato, chi ha solo una vita virtuale che si nutre del numero di likes che riesce a conquistare, chi deve accontentarsi di un amore di ripiego perché non ha saputo tenersi stretto quello vero, il fallito che trova rifugio nell' amorino adolescenziale.
No, non condanni nessuno, perché pensi che non hanno colpe, é la siccità della vita che li ha prosciugati. 
Da Coppa Volpi Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi e un tenerissimo Silvio Orlando, che è riuscito a strapparmi qualche lacrima al cinema dopo anni........." e come é bello piangere".

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