La fiera delle illusioni
Merito di Guillermo del Toro è quello di regalarci una full immersion nella nostra infanzia, quella magica dei luna park, del mondo incantato ed esoterico dei circhi.
Esiste tutta una filmografia sul tema, chi non ricorda Tony Curtis in "Trapezio", o "La donna scimmia" di Tognazzi.
Si ritorna bambini qui, in poltrona, ad ammirare le fedelissime e minuziose ricostruzioni di attrazioni e carovane, dapprima alloggiate in squallide periferie americane degli anni '40 per poi spostarsi in lussuose sale di alberghi newyorkesi.
La macchina da presa segue l' evoluzione del protagonista, che da giostraio assurge a mentalista, grazie ad una prodigiosa agendina fitta di trucchi di cui entra in possesso. Si sta da subito dalla parte di Stan, interpretato da Bradley Cooper, anche se la parabola è molto scontata, anche quando perde la testa per Lilith, l'altra, impersonata da un' elegantissima Cate Blanchett, in fluide camicette di seta e gonne fascianti in perfetto stile Hayworth.
Sullo sfondo la disperazione di chi ricerca un segno della persona amata e perduta, illudendosi di poterlo trovare, sapendo di illudersi.....
" Se deludi le persone sbagliate il mondo ti stritola molto, molto in fretta".
Luigia Sisella Coppola
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