Via, con Seth... Capitolo I - Palinuro




Scendendo verso il porto di Palinuro, subito dopo il crocevia dove termina il corso, l' hotel "Palinuro" fa la sua sommessa apparizione sul lato destro della strada ........butti uno sguardo all'anonima insegna che reca lo stesso nome del paese e continui la tua passeggiata veloce verso la barca con gli amici, che ti aspetta al molo.
Ma ieri pomeriggio l' hotel "Palinuro" ti si è svelato in tutta la sua meravigliosa bellezza: al termine della breve gradinata che dalla strada conduce alla hall, ti ritrovi in una sala incastonata nel cuore del Golfo che tanto incantò anche Ulisse.
Lo sguardo spazia a 180 gradi, tra la spiaggia dei francesi a destra e capo Palinuro alla tua sinistra. Le camere, posizionate a due livelli sottostanti, sono quasi a fior d'acqua, tanto che dal letto ti arriva il bianco rumore della risacca del mare, che sembra risucchiare con sé tutti i tuoi affanni, restituendoti, con l'onda lunga che si infrange sullo scoglio, la placida dimensione del tempo eterno.
Una corsetta verso il porto di primo mattino cancella i sensi di colpa per quel cornetto preso ieri notte da "Mascolo", "Alla fonte del dolce", che trovi seguendo la scia di vaniglia e cannella che esala in prossimità dell'incontro tra le due promenade.
Dopo un ' interminabile, ma piacevole attesa, immersa in una nuvola di essenze che non deluderanno i tuoi sensi, e fra sguardi che seguono impazienti i movimenti troppo lenti delle due commesse straniere che si affannano, ma con calma, a riempire cartocci di dolci, è finalmente il tuo turno: accogli con cautela fra le mani quel fagottino prezioso, quel croissant appena sfornato, ancora così caldo, con un cuore di scioglievole cioccolato bianco: ogni boccone indugia sotto il palato per catturare a lungo quella soave dolcezza..............
Dal punto diametralmente opposto, salendo su sulla destra, oltre la chiesa di Santa Maria di Loreto , puoi fare una colorata immersione nel "Soleluna", lo store di moda mare che Letizia ha appena spostato qui in centro da Marina di Camerota, portando con sé eleganti frivolezze da proporre alle sue amiche salernitane e alle raffinate turiste che cinguettanti e abbronzate irrompono nel suo negozio smaniose di provare e acquistare compulsivamente quei capi selezionati con grande gusto e perizia, di cui l'avvenente titolare è la più sincera ed efficace testimonial, nel suo accogliente abito con larghe manica a farfalla che svolazzano quando ti mostra il bikini che non ti puoi negare.
C 'è quel cappello a larghe falde che domani vedrai indossato sul gozzo Aprea dalla bella moglie del cardiologo, ritta sulle lunghe gambe affusolate alla prua del natante, con lo sguardo volto a scrutare la caletta del "Buondormire" ......puoi riconoscere anche quel pareo maculato che scivola ammiccante sui fianchi sinuosi della nuova e turgida giovane compagna del chirurgo plastico, che sta spizzicando una " melenzana mbuttunata" sotto la fresca ombra che regala il pergolato del "Viottolo", il selvaggio lido sulla strada per "Il Ciclope" che quest'anno è così prepotentemente di moda.
C ' è anche la frusciante tuta di chiffon rosa e oro
che indossava lo scorso weekend la Venere nera accanto all' archistar che festeggiava un altro anno di soldi e successo con un esclusivo party notturno sulla spiaggia di Cala bianca, illuminata da un eterea luce lunare.
Queste fantasie abbandonano all' improvviso la tua mente quando ti ritrovi sulla soglia dell albergo, al termine della corsa.
Madida di sudore nell' afrore acre, misto alla nota di gelsomino di Bulgari che promana dal tuo corpo palpitante e lucente, ti abbandoni, a pezzi, ma felice di esserlo, sulla poltrona di vimini del terrazzo.
Ti accoglie il materno sorriso di Ida, che ha imbandito per te una ricca, ristoratrice colazione nell' angolo più incantevole della veranda a picco sul mare.
Ida, che travagliosamente si divide fra le due grandi passioni della sua vita: la professione di avvocato durante la settimana e la cura di questo posto incantevole nei weekend, lo farà dice, fino a quando i suoi figli, che ancora hanno voglia di girare per il mondo, le daranno, spera, il cambio per continuare quell' impresa che l' ardito suocero intraprese negli anni settanta, acquistando "un terreno con una struttura".
Si siede accanto a te mentre ti versa del caffé fumante, ti racconta che quella villa che scorgi alla tua sinistra sta per essere acquistata da un grande calciatore di serie A, di quella volta che Pino Daniele cantò da una piattaforma sul mare, proprio di fronte a dove tu stai sedendo, e del sacco di juta colmo di banconote, frutto della vendita di bibite che due scugnizzi napoletani organizzarono, suo malgrado, nel parcheggio di sopra durante il concerto.
Stasera al tramonto seguiranno altri racconti, ora è tempo di una nuotata....
un bagno da "Poldo", nell' acqua fresca e trasparente del porticciolo. Ti immergi lentamente, rabbrividendo quando un flutto impatta il tuo ventre ........... un guizzo e ti tuffi di colpo, i capelli diventano più morbidi sott' acqua ... riemergi ed incetti l' aria con tutta la forza che hai nei polmoni.
Ora sei supina sul lettino, il sole che accende la pelle, penetrando oltre l'epidermide, fin dentro la profondità del tuo essere, senti che anche il sangue dentro di te infervora il suo fluire.......Al tramonto decidi di risalire per una doccia d' acqua dolce che ti liberi da quella sabbiolina che con la salsedine ti si è appiccicata addosso..... Ma appena la spiaggia lascia il posto al selciato, scopri quella chiesetta che non ti aspettavi proprio lì, sul mare, dove tutto intorno a te inneggia alla carnalità della vita. Ma non puoi fare a meno di fermarti davanti a quel cancelletto chiuso, attraverso il quale scorgi sull' altare il Santo col giglio, che reca in braccio il Figlio dell'uomo.
E ti ritrovi a pregare scalza, sudata e confusa davanti a Sant' Antonio, che viene a ricordarti che la vita riprende. In salita.



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