Rifiorire

Molto interessante I' intervento  di stasera della ricercatrice Michela Matteoli al Salerno Letteratura Festival.
In videocollegamento con la sala Matteotti e introdotta dal dott. Giulio Corrivetti, la neuroscienziata ci ha piacevolmente edotti sui meccanismi di funzionamento del cervello, che presiede tutti gli altri organi del corpo.
I  neuroni sono destinati a spegnersi con l' avanzare dell' età, ma ciò che può continuare sempre a proliferare sono le sinapsi, che permettono il passaggio delle informazioni tra i neuroni e rappresentano la sede della plasticità e dell' apprendimento.
Bisogna continuamente creare riserve cognitive, che stimolino la produzione delle sinapsi, ecco come favorire questo  processo: 
1) Arricchire l' ambiente in cui si vive con varie sollecitazioni: letture, musica, cinema, teatro, mostre.
Imparare sempre per costruire nuove riserve cognitive: una lingua, uno strumento, una disciplina, lezioni di recitazione.

2) Combattere le infiammazioni con una buona mind diet:   frutta secca, verdura, noci, olio evo, pesce azzurro, carni bianche,  rare le carni rosse.
3) Movimento: camminata veloce, corsa, attività aerobica all' aria aperta.
Quando ci muoviamo,  nei muscoli si producono miochine che  arrivano al cervello e producono fattori neurotropici, che cioè nutrono le cellule cerebrali.
Il movimento mantiene  inoltre sotto controllo il peso, riducendo l' adipe, produttore di citochine, che favoriscono le infiammazioni.
4) Sonno:
 durante la notte il cervello elimina le informazioni negative, immagazzina le buone e ricerca le soluzioni ai problemi, infatti   durante il sonno si abbattono le infrastrutture che annebbiano la nostra mente. 
Dormire almeno 6 ore per notte.
5) Socialità :
Stare con gli altri, perché arricchiamo le nostre informazioni  e  riduciamo  i livelli di stress, che invece la solitudine favorisce.
Quando una persona è sola, soprattutto per periodi prolungati, il cervello può percepire l’isolamento come una minaccia, allertando l' amigdala, che è la zona del cervello preposta alla gestione del pericolo.
L' amigdala comunica con l' ippotalamo che in relazione al pericolo avvertito, rilascia il cortisolo, l' ormone dello stress.
Quando ieri sera ho parlato al telefono con un' amica che si è isolata, mi ha raccontato la sua grande preoccupazione per la guerra, che si sta trasformando in una vera ossessione. 
Tutta colpa del cortisolo.
E di Trump.
Un ultimo consiglio ai docenti:  la conoscenza deve avere un' attivazione di tipo emotivo: no alle lezioncine, ma interventi appassionati che catturino l' attenzione dei ragazzi e favoriscano la  ritenzione delle informazioni  acquisite.
Per finire, un' evidenza scientifica : i tassisti londinesi per superare l' esame di licenza non possono utilizzare navigatori,  devono memorizzare tutte le strade della città. Si è rilevato che hanno sviluppato un ippocampo, sede dell' orientamento, di dimensioni maggiori della media. 
Ciò significa che le informazioni plasmano concretamente le cellule cerebrali.
Ma la scoperta più rivoluzioniaria per la formazione dei giovani è la "potatura delle sinapsi".
 Nei primi anni di vita i neuroni producono un elevatissimo numero di sinapsi. Verso i ventidue anni avviene ciò che un giardiniere fa in un giardino quando taglia i rami secchi: il cervello elimina le sinapsi che non sono mai state utilizzate. 
Ecco, noi docenti dobbiamo favorire questo processo: accendiamo le sinapsi dei ragazzi e teniamo in vita le nostre, con una vita pienamente vissuta .
Luigia Sisella Coppola 

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